Lo dice la parola stessa, le mostre, sevono a…mettere
in mostra appunto una parte di te, una tua cosa, una tua scultura;
Comincia con un invito a partecipare ed ogni volta
e’ come la prima volta:lucidi, metaforicamente,
le opere,
le proteggi per il trasporto, le esponi al pubblico e…tutto e’ pronto!
I fotografi, la televisione, le
autorita’, i critici d’arte, tutto previsto,
ma, il TOCCO IN PIU’ , inatteso: la presenza in sala del Maestro
GIULIANO OTTAVIANI, il TOCCO magico alla serata.
Un carboncino e due caffe’ a
mo’ di vernice ed in 2 minuti , un foglio bianco si trasforma, come per
magia in un’opera d’arte delle Sue
(vedi foto a fondo pagina) ; andra’ in beneficenza.
Ma un’opera d’arte grandiosa,
il Maestro la realizza , illustrando alla platea i suoi interventi di carattere
umanitario nei paesi poveri del mondo,tra cui le comunita’ povere del
Brasile, portando la platea stessa ad
un immediato, intimo, esame di coscienza:
Sapremo seguire il suo esempio? Se si, daremo alla
nostra esistenza quel
Durante la serata, segui con gli occhi, i
movimenti del Maestro;si muove tra i vari lavori esposti, e quando tocca a te,
ti batte il cuore, perche’ ti aspetti un giudizio che non solleciti, una
votazione che non chiedi ,come ai tempi lontani della scuola; avro’ superato
l’esame? Ti stringe la mano, si congratula
e tu, rilassato e soddisfatto vai , con la mente ad un’altra
verita’dell’ARTISTA per eccellenza: il grande EDUARDO che ammoniva : GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
Gianni pisano
GIULIANO
OTTAVIANI