Si è conclusa con successo di pubblico e di critica la
mostra fotografica "Angoli di Roma", nella serata di
inaugurazione e' stato presentato il libro di poesie di Benito
Corradini "i Sogni del Mio Giorno" e con l'occasione è
stato conferito il 1° Premio Foro Italico ad artisti che con le
loro opere si sono distinti nell' hinterland Romano, il Premio è
stato consegnato agli Artisti dall'Onorevole Eugenio Leopardi.
La Dott.ssa Anna Iozzino (storico dell'arte) ha presentato la Mostra
di Marco Bonanni.
Della manifestazione hanno scritto Il giornale di Ostia, Quaderni
Tuscolani, la Sponda.
Alcune fotografie dell'inaugurazione scattate
dal fotografo Michele Celli.
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IL DIARIO DI UNA CITTA’
NELLE
FOTOGRAFIE DI MARCO BONANNI
ANGOLI DI ROMA
Sono angoli segreti, scorci ed insolite vedute
di una città tutta da raccontare e assaporare anche nei dettagli, dove
spesso si mescolano il sacro ed il profano, l’antico ed il moderno, il
pubblico ed il privato, la maestosità e l’essenza, la poesia ed il
decadimento.
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Ancora una personale di Marco Bonanni dedicata a Roma. Dopo “I
ponti sul Tevere tra natura e storia”, allestita al Vittoriano, “Gli
Angeli della Passione” nella sala meeting dell’Ostello della Gioventù
e “Le statue parlanti” alla galleria Meditalia, la nuova esposizione
ha come tema “Angoli di
Roma”, per entrare con cinquanta fotografie, popolate da un
repertorio di elementi caratteristici, nel cuore del cuore della Città
Eterna. Sono angoli segreti, scorci ed insolite vedute di una città tutta
da raccontare e assaporare anche nei dettagli, dove spesso si mescolano il
sacro ed il profano, l’antico ed il moderno,
il pubblico ed il privato, la maestosità e l’essenza, la poesia
ed il decadimento.
Qui e là si riconoscono alcuni particolari del Campanile della
chiesa della Bocca della Verità, di San Paolo fuori le mura, di Piazza
Navona, di Via dei Coronari, di Piazza del Popolo, ma il resto è tutto da
scoprire, è una provocazione alla memoria visiva con la possibilità di
ammirare e ricomporre un puzzle, un mosaico, i cui frammenti di varia
forma o le cui tessere regolari sono ora di semplice utilitarietà, ora di
pura armonia come rovine, bassorilievi, capitelli, colonne marmoree,
profili di Basiliche e di fontane, vie, piazze, chiostri, gallerie,
cortili interni o esterni, deliziose edicole sacre, bifore antiche o
finestre moderne, archi a tutto sesto o gotici, rosoni, fregi, elementi
architettonici di stile barocco, lampioni traforati come merletti, angeli
in stucco o marmo, cornucopie traboccanti di frutta, elementi vegetali
vivi, dipinti o scolpiti, oggetti e mezzi di trasporto come carretti,
biciclette o automobili. Ed è così che anche un particolare può
diventare un mezzo di penetrazione di una realtà globale, viva e
complessa come Roma considerata “caput mundi” per il suo patrimonio
storico, artistico, monumentale e per la sua civiltà millenaria.
Sembra quasi che una fotografia continui in un’altra, perché l’una
accanto all’altra, ci sanno raccontare non solo gli aspetti più
misteriosi e nascosti di Roma, ma anche la poetica, cioè le linee
operative della tecnica fotografica di Marco Bonanni in cui prevale l’amore
ed il gusto per gli effetti luministici. Nelle sue fotografie, infatti, la
luce e l’ombra appaiono come forze antagoniste che presiedono al ritmo
compositivo, alla modulazione tonale dei primi piani e degli sfondi, all’evidenza
plastica dei volumi dando corpo ed atmosfera alle immagini. La luce spesso
unisce, smaterializza, evidenzia, sfiora, intensifica e smuove le intese
emotive, indaga sulla realtà, bloccando fotogrammi significativi di
espressioni mutevoli, di scenari colti con naturalezza e verità, di
atmosfere di contemplazione, di poesia o di intima serenità
In questo
percorso nel cuore di Roma le fotografie di Marco Bonanni non sono solo un
media tecnologico, ma un’autentica forma espressiva capace di
rappresentare la vita, il paesaggio urbano, le atmosfere più segrete ed
intime, gli scenari più curiosi e riservati, di facile o di difficile
accesso, ma sempre in bilico tra realtà e dimensione metafisica. L’inaugurazione
di questa mostra, arricchita da poesia e musica dedicata a Roma, sarà uno
degli eventi più originali della prossima stagione espositiva.
ANNA
IOZZINO
( storico dell’arte )
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